‘Ndrangheta a Torino: incassano il pizzo ed emettono fattura

Operazione dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino: due arresti.

TORINO, 16 gen – Dopo aver incassato il pizzo dagli imprenditori emettevano regolare fattura per operazioni inesistenti. I soldi estorti poi andavano a sostegno delle famiglie degli affiliati dell’ndrangheta arrestati nel luglio scorso, nell’ambito dell’operazione ‘San Michele’, che aveva condotto all’arresto nel torinese di diversi esponenti della Cosca Greco di San Mauro Marchesato (Crotone).

Agivano cosi’ due esponenti della criminalita’ organizzata operanti nell’hinterland torinese: Domenico Maida, 41 anni, abitante a Venaria, portavoce di importanti affiliati della ‘ndrangheta, e Maurizio Calamita, 49 anni, abitante a Moncalieri, assicuratore e incensurato. I due sono stati arrestati dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino, dopo aver incassato un assegno da 20 mila euro da due imprenditori torinesi.

(askanews)

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