‘NDRANGHETA: GEMELLAGGIO LOMBARDIA-CALABRIA, INCONTRO CON IL PM PASQUALE ADDESSO E IL QUESTORE DI VARESE
{mosgoogle}BUSTO ARSIZIO (VA) – Prosegue a grandi ritmi il gemellaggio antimafia “Calabria-Lombardia” promosso dal Movimento antimafie “Ammazzateci tutti” e dai Licei “G.Rechichi” di Polistena (RC) e “A.Tosi” di Busto Arsizio (VA).
Questa mattina presso il Liceo scientifico “A. Tosi” di Busto Arsizio vi è stato un primo incontro tra i giovani calabresi e i loro coetanei lombardi. Successivamente una partecipata visita alla Questura di Varese.
<<Ammazzateci Tutti nasce in piazza – apre l’incontro il referente Bustocco di “Ammazzateci Tutti” Davide Borsani – ma la nuova frontiera dell’Associazione è quella del’educazione nella scuole, come avviene da alcuni anni a questa parte>>. Calda accoglienza dimostrata dal Preside del Liceo “A. Tosi” di Busto Arsizio Giulio Ramolini: <<Questo è un progetto che non deve finire quest’anno – sottolinea il Dirigente Scolastico – l’anno prossimo saremo noi a scendere in Calabria per proseguire le attività con percorsi analoghi>>.
<<Quando ero vicesindaco presso la mia città – ha aggiunto il Preside del Liceo “G. Rechichi” di Polistena Giovanni Laruffa – ho sperimentato tre proiettili di pistola nella pelle, solo perchè portavo avanti il valore della legalità nel mio compito di amministratore pubblico. Ed è proprio per questo che ora sono riconosciuto formalmente come vittima di mafia>>.
Interviene Alessandro Pecora, Responsabile organizzativo calabrese del Movimento antimafia “Ammazzateci tutti” <<Il nostro è un lavoro capillare che non sarà certo fermato perché qualcuno decide di intimidirci. Noi in tutte le attività che facciamo ci mettiamo la nostra faccia, senza paura e con la schiena dritta>>.
Conclude l’incontro il Sostituto Procuratore Pasquale Addesso: <<Dobbiamo capire qual è la strada giusta e decidere sin da subito da che parte stare. Non è solo compito dei magistrati combattere la mafia che, essendo un fenomeno sociale, va combattuto attraverso la negazione del consenso sociale che spesso gli si attribuisce>>.
Il questore di Varese dott. Cardona, originario della città di Reggio Calabria, ha successivamente accolto, insieme al Capo di Gabinetto della Questura e al Capo della squadra mobile di Varese, con tanta passione i giovani Calabresi coinvolti nel gemellaggio antimafia.
<<Bisogna investire sulla cultura della legalità partendo dalle piccole azione quotidiane come non accettare il caffè offerto dai mafiosi nei bar calabresi. Il lavoro che state facendo è encomiabile – continua commosso il questore – e associazioni libere come Ammazzateci Tutti sono realmente incisive nel contrasto alle mafie>>.
Al termine dell’incontro il Capo della squadra mobile ha accompagnato i ragazzi a visitare gli uffici della questura. Gli stessi ragazzi, accompagnati dai tutor del gemellaggio professori Emiliano Cheloni e Antonio Giovinazzo, hanno cosi potuto direttamente constatare qual’é l’enorme lavoro svolto dalle forze di polizia.