{mosgoogle}(ASCA) – Cosenza, 26 mar – ''Tra morti ammazzati e nuove faide di mafia in Calabria, la nostra preoccupazione e' enorme. Ma siamo certi che lo stato sapra' e dovra' rispondere duramente. E' pero' necessario che esploda l'indignazione della gente, dei giovani, della societa' civile. La mafia e' il nostro nemico principale. Ma la Calabria sapra' batterla definitivamente''. Lo ha detto l'on. Franco Laratta (Pd).
''Un altro episodio desta grande preoccupazione. Riguarda i giovani di ''Adesso ammazzateci tutti'. Il 24 marzo 2008, intorno alle 19 – dice Laratta – il sito Internet del movimento antimafia ''E adesso ammazzateci tutti' e' andato in tilt. Illeggibile la prima pagina, scomparsi i link alle rubriche: qualcuno e' riuscito a penetrare nel server del sito, introducendo un vero e proprio virus, con l'ordine di replicare precise istruzioni. Aldo Pecora e alcuni giovani del movimento calabrese, nato a Locri dopo l'omicidio di Francesco Fortugno, vicepresidente del consiglio regionale calabrese, si sono subito accorti che stava accadendo qualcosa di strano''.
''Ma un altro episodio dei giorni scorsi – racconta Laratta – risulta assai inquietante. Abbiamo avuto notizia che Aldo Pecora e' rimasto vittima di un incidente stradale sulla Salerno-Reggio Calabria, avvenuto agli inizi di marzo, per il quale sono in corso delle indagini. Nell'occasione, Pecora viaggiava a bordo di un'utilitaria, insieme a Rosanna Scopelliti, figlia del giudice Antonino Scopelliti – ucciso dalla criminalita' organizzata nel 1991 – e membro di ''E adesso ammazzateci tutti''. Diretti a Roma dalla locride, i due si sono visti tagliare la strada piu' volte da un automobile, prima di finire contro un guardrail e successivamente in un ospedale della Campania. Il conducente non ha prestato soccorso ed e' fuggito, per fortuna identificato dalla polizia stradale''. ''Atti del genere dimostrano che chi lotta per la Giustizia – sostiene Laratta – e' sempre in pericolo. Ma a Pecora e a Rosanna Scopelliti, insieme agli altri giovani dei movimenti antimafia calabresi, deve giungere forte la solidarieta' e il sostegno della Calabria, che vuole reagire, lottare e sconfiggere questo cancro che sta mettendo in ginocchio la nostra terra. Ma che non potra' e non dovra' mai vincere''.
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