{mosgoogle}PALERMO – Bruno Contrada, l'ex funzionario del Sisde in carcere per scontare una condanna definitiva per mafia, non può restare in carcere perchè «le sue condizioni di salute non sono compatibili con il regime di detenzione». È quanto si legge nella relazione del medico legale Giuseppe Caruso, perito della difesa, che nei giorni scorsi ha visitato Contrada. L'ex 007 soffre, secondo il medico legale, di un «grave deperimento organico», ma anche di «vasculopatia cerebrale cronica, grave disturbo depressivo con marcata ansia reattiva, diabete mellito, vasculopatia ostruttiva carotidea e cardiopatia ipertensiva con bradicardia marcata». «Tale complesso quadro patologico, a mio avviso, esponendo il paziente a gravissimo rischio sia di invalidità permanente sia di vita – scrive Caruso nella relazione – lo rende incompatibile con l'ambiente carcerario. Giudizio, peraltro, esposto da tutti i medici che lo hanno visitato, compreso il Dirigente Sanitario del Carcere Militare di Santa Maria Capua Vetere». Secondo il medico, «la sequela di accidenti vascolari, che hanno già causato dei reliquati, altro non è che un campanello di allarme che indica come il paziente sia altamente a rischio di re-ictus cerebrale ischemico severo. Tale rischio risulta indubbiamente aumentato dalla presenza di una importante vasculopatia ostruttiva carotidea e da una cardiopatia ipertensiva. È noto, inoltre, come il disagio psicologico influisca negativamente sull'apparato cardiovascolare». (AdnKronos)