007 MASTELLA: “LOMBARDI SAPEVA DELL’AVVISO DI GARANZIA PER ROMANO PRODI

{mosgoogle}ROMA – Contrariamente a quanto aveva affermato alla stampa in un primo momento, il procuratore capo di Catanzaro Mariano Lombardi sapeva dell'iscrizione nel registro degli indagati del premier Romano Prodi nell'ambito dell'inchiesta 'Why not', condotta dal sostituto procuratore Luigi De Magistris. Di più: fu lo stesso Lombardi a vistare l'iscrizione del premier, lo scorso 13 luglio. La circostanza emerge dall'ultima relazione degli ispettori del ministro della Giustizia Clemente Mastella inviata alla sezione disciplinare del Csm che il prossimo 17 dicembre dovrà decidere sulla richiesta di trasferimento cautelare d'urgenza di Lombardi e di De Magistris. La relazione degli '007' di Mastella (datata 3 ottobre, 78 pagine in tutto) ha indotto il Guardasigilli ad avviare, la settimana scorsa, una nuova azione disciplinare e un'integrazione dell'atto di 'incolpazione' nei confronti di De Magistris, al quale sono stati contestati atti abnormi e irregolarità anche nella conduzione delle inchieste 'Toghe Lucane' e 'Poseidone'. Gli accertamenti degli ispettori del ministero hanno riguardato, tra l'altro, la fuga di notizie sulle indagini a carico di Prodi. Difatti, l'iscrizione nel registro degli indagati del premier fu disposta il 13 luglio mattina, mentre la notizia "veniva diffusa lo stesso giorno attraverso il sito web di Panorama". Nella comunicare, il 4 ottobre scorso, al pg della Cassazione, la sua intenzione di esercitare una nuova azione disciplinare nei confronti di De Magistris, Mastella imputava al sostituto procuratore di Catanzaro anche "un disinvolto rapporto con la stampa del tutto disattento ai profili di riservatezza delle attività di indagine preliminare". Dalla relazione dell'ispettorato depositata al Csm, emerge ora un fatto inedito, e cioé che sulle indagini a carico di Prodi ci sarebbe stato un "apparente contrasto" tra Lombardi e De Magistris. A precisarlo è stato lo stesso procuratore capo di Catanzaro (di cui Mastella ha chiesto il trasferimento per omesso controllo sull'attività del suo sostituto). Agli '007' di Mastella, Lombardi, il 18 luglio scorso, disse: "…intendo precisare subito che non vi è alcuna sostanziale divergenza con il dott. De Magistris a proposito dell'iscrizione" nel registro degli indagati "del presidente del Consiglio dei ministri. Infatti il collega me ne aveva parlato e io avevo vistato la sua nota di iscrizione del nominativo a Re.ge (registro generale delle notizie di reato, ndr)" Poche ore dopo aver firmato quell'atto, Lombardi fu però contattato da un giornalista che gli chiedeva se fosse vero quanto riportato dal sito web di Panorama sulle indagini a carico di Prodi: "Diplomaticamente – prosegue il racconto di Lombardi agli ispettori – risposi che non ero a conoscenza di nulla, questo per non dare conferma intempestiva della veridicità della notizia". (ANSA)

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