ROMA, 11 dic – “Un altro importante colpo messo a segno dalla procura antimafia romana, che restituisce plasticamente il grado di intercambiabilità di uomini e affari che caratterizzava l’organizzazione del ‘Mondo di mezzo'”. Così commenta il leader del movimento ‘Ammazzateci tutti’, Aldo Pecora, gli arresti del Ros a Roma di Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero nell’ambito dell’inchiesta ‘Mondo di mezzo’.
“La ‘ndrangheta – sostiene Pecora – avrebbe fatto da garante in Calabria per i traffici delle coop con il business degli immigrati, e al tempo stesso a Roma era parte integrante con suoi uomini di estrema fiducia del sodalizio criminale di Buzzi e Carminati: praticamente una botte di ferro in entrata e in uscita per i membri del clan e per gli affari”.
Il presidente dell’associazione antimafia si rivolge anche a Giuliano Ferrara: “adesso che sono state rese note le trascrizioni delle intercettazioni e con gli arresti di due appartenenti alla ‘ndrangheta anche Giuliano Ferrara, persona che stimo oltre alla sua intelligenza professionale per l’onestà intellettuale, sono certo rivedrà la sua posizione“, dice Pecora, “perché le vere mafie, quelle più temibili, non hanno bisogno di sparare per controllare un territorio”.
Il direttore de ‘Il Foglio’ aveva commentato lo scandalo di Mafia Capitale durante la trasmissione televisiva ‘Ballarò’ dicendo: “dove sono i morti? Se c’è la mafia, voglio i morti sul selciato”.