«Non siamo l’antipolitica, siamo contro la mala politica che è ben diverso. Vogliamo dialogare con tutti e provare a costruire qualcosa di concreto assieme alla parte sana della società, dalle istituzioni ai partiti, oltre che con la gente». Con queste parole, Aldo Pecora, portavoce del movimento “Ammazzateci Tutti”, ha presentato la seconda edizione del meeting “Legalitalia – Giovani, antimafie e politiche legalitarie”, che si svolgerà anche quest’anno nella città di Reggio Calabria.
Una conferenza stampa concreta e senza fronzoli, com’è nello spirito di una manifestazione che, per dirla ancora con Pecora: «non vuole essere solo una commemorazione del giudice Antonino Scopelliti, ma il tentativo di farsi carico dell’importantissima eredità morale che ci ha lasciato, assieme a tutte le vittime delle mafie».
L’obiettivo è quello di «proporre un confronto anche con chi è impegnato in prima linea nel contrasto alla criminalità per far sì che Legalitalia costituisca un momento formativo che porti a fatti e obiettivi concreti». Ma c’è anche altro. «Non è possibile – ha continuato, infatti, Pecora- che un delitto come quello del giudice Scopelliti sia ad oggi impunito. Vogliamo vedere se ci possono essere elementi nuovi utili per far riaprire il fascicolo. È in gioco la democrazia. Ognuno deve fare il proprio dovere, anche la società civile deve reagire».
Padrone di casa della conferenza, che si è svolta presso il salone dei Lampadari del Comune di Reggio Calabria, è stato il sindaco Giuseppe Scopelliti. «Per il secondo anno –ha detto il primo cittadino- abbiamo deciso di ospitare nella nostra città questo meeting e lo facciamo perché lo riteniamo utile e importante. È un’iniziativa che siamo molto contenti anche di sostenere come Amministrazione perché vede protagonisti uomini che a vario titolo si trovano impegnati nella lotta alla criminalità. Rappresenta, quindi, un momento di confronto e di crescita per la nostra città. Eventi come questo – ha concluso- sono importanti non solo per stare insieme ma per riflettere perché da qui possono arrivare anche idee e soluzioni». Sono intervenuti alla conferenza anche Rosanna Scopelliti, figlia di Antonino, il giudice ucciso dalla mafia e alla cui memoria è dedicata la manifestazione, il M° Maurizio Managò, direttore dell’Orchestra “Giovani Fiati Reggini” che aprirà la tre giorni di lavori e Lia Staropoli, coordinatrice del movimento “Ammazzateci Tutti”. Anche Rosanna, che è Presidente della Fondazione che porta il nome di suo padre, ha voluto ringraziare il sindaco e la città per l’ospitalità: «Siamo molto contenti di essere qui – ha detto – È il terzo anno che ci incontriamo per fare memoria e il secondo che scegliamo di farlo in questa città, Reggio, assieme ai ragazzi del movimento che si impegnano con una forza e una determinazione incredibile per far sì che dalla morte di mio padre possa nascere un qualcosa di concreto che dia speranza e sia anche un impegno».
Sarà l’orchestra “Giovani fiati reggini” ad aprire la tre giorni del meeting, venerdi 8 agosto presso il salone della Provincia di Reggio Calabria. I giovani musicisti, diretti dal M° Managò, eseguiranno alcuni brani intervallati dall’interpretazione di scritti inediti del magistrato e passi tratti dal libro di Antonio Prestifilippo (che sarà presente) e intitolato: “Morte di un giudice solo – il delitto Scopelliti”. «Sarà uno dei momenti più importanti e belli dei nostri concerti –ha detto Managò – Siamo molto contenti di poter partecipare alla commemorazione di un grande calabrese e lo faremo con la musica, con un linguaggio ricco di pathos e di emozioni con cui proveremo a coinvolgere chi verrà ad ascoltarci». Un modo originale di avviare la tre giorni del meeting, con un’orchestra di validi elementi provenienti da molti paesi del reggino, alcuni dei quali ad alta densità mafiosa, che vogliono dimostrare che anche qui si può cominciare a suonare tutta un’altra musica.
Antonio Aprile