MAFIA: SOCIETA’ CIVILE E ISTITUZIONI COMMEMORANO A ROMA AVVOCATO FAMA’

MAFIA: SOCIETA’ CIVILE E ISTITUZIONI COMMEMORANO A ROMA AVVOCATO FAMA’

ROMA – “Buon compleanno Serafino”. Questo il titolo dell’iniziativa promossa dal Movimento nazionale antimafie “Ammazzateci tutti”, dalla Fondazione “Antonino Scopelliti” e dall’Associazione “Verso Sud” in memoria dell’Avvocato siciliano Serafino Famà, ucciso dalla mafia il 9 Novembre del 1995. Questo pomeriggio (martedì 3 aprile) presso il “Largo vittime di tutte le mafie” di villa Paganini a Roma, in occasione del 74° anniversario dalla nascita dell’Avvocato, la famiglia Famà, le istituzioni, i giovani e i liberi cittadini, si sono ritrovati per “ricordare, riflettere, condividere, agire”.
L’incontro è stato condotto dal Presidente nazionale di “Ammazzateci tutti” Aldo Pecora, recentemente minacciato di morte dalla ‘ndrangheta, il quale ha affermato che <<nel nostro Paese sono troppe le vittime delle mafie dimenticate>>. <<L’avvocato Famà – ha continuato il giovane leader antimafia – ha tolto la toga di avvocato per vestire i panni di vero e proprio eroe quando ha deciso di salvaguardare la libertà e la dignità di una donna contro gli interessi di pericolosi boss>>. <<Essere qui con la figlia Flavia – ha concluso Pecora -, nel giorno del compleanno di suo padre, è un modo per ricordare non solo l’esempio di un Avvocato integerrimo, ma gli aspetti più intimi di un uomo esemplare>>.
Molteplici le presenze all’incontro. Tra queste la figlia del Giudice Antonino Scopelliti, assassinato dalla mafia nel ’91 quando si apprestava a chiedere le condanne, in Cassazione, dei mafiosi nel maxi-processo a Cosa Nostra istruito da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Rosanna Scopelliti, che presiede la Fondazione “Antonino Scopelliti” (che ha sede a Roma in quella che fu la casa dell’Alto Magistrato, ndr),  si è soffermata sull’importanza di un rapporto padre-figlia: <<Noi non vogliamo che i nostri padri vengano definiti “eroi” perché loro erano persone normali che hanno svolto con dignità il proprio lavoro>>. <<E’ comunque giusto essere qui presenti oggi con le Istituzioni – ha affermato la Scopelliti -, perché Roma è da tempo preda delle attenzioni della criminalità organizzata, e la Capitale del nostro Paese deve essere in maniera determinata un avamposto di legalità per una battaglia sopratutto culturale a tutte le mafie>>.
Il giornalista e scrittore antimafia Orfeo Notaristefano, presidente dell’Associazione “Verso Sud”,  ha parlato dell’importanza dell’impegno <<in prima persona per essere testimoni di una nuova Italia, che da oggi, grazie all’impegno di molti, è veramente possibile>>.
<<L’Avvocato Famà è stato un grande professionista ed un grande uomo del Sud – ha affermato l’On. Domenico Naccari, Consigliere Comunale di Roma con delega ai rapporti con le comunità regionali – di quel meridione che si impegna, giorno dopo giorno, per la legalità>>. <<Auspichiamo che oggi possa essere un punto di partenza – ha continuato l’On. Naccari –  atto ad aggregare le migliori forze presenti nel nostro Paese, affinchè si possano valorizzare gli esempi virtuosi di lotta alle mafie, per sconfiggere tutti insieme quell’immagine diffusa di un sud preda della criminalità e della corruzione>>.
Ad esprimere la vicinanza alla famiglia Famà del Sindaco di Roma Gianni Alemanno l’Avv. Luigi Ciatti, delegato antiracket della Capitale : <<A Roma sono già attivi ben sei sportelli antiusura. Auspichiamo che con realtà importanti come “Ammazzateci tutti” e la Fondazione “Antonino Scopelliti” si possa lavorare per sensibilizzare le giovani generazioni>>. 
L’Avvocato Domenico Monteleone, calabrese di nascita e romano di adozione, che dirige il Roma-Sila Festival ha marcato la necessità di <<riconquistare le nostre regioni e restituirle alla gente perbene>>. <<Bisogna essere consequenziali – ha ragionato Monteleone – e praticare la legalità nei piccoli comportamenti giornalieri>>.
Anche la Magistratura è stata presente all’evento, rappresentata dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Roma dott. Erminio Amelio: <<La Mafia a Roma è presente già dagli anni 60’-70’. Alcuni uomini del Sud sono a Roma per delinquere, ma tantissimi, la maggioranza, sono persone oneste e molto capaci e sono qui per ricoprire ruoli prestigiosissimi nella Capitale>>. <<Flavia Famà e Rosanna Scopelliti – ha incalzato il Sostituto Procuratore – sono donne fortunate, perché, anche se per poco tempo, hanno avuto esempi di padri esemplari, entrambi uccisi per non essersi piegati allo strapotere criminale, senza badare a ciò che era per loro “conveniente” fare ma solo a ciò che era giusto fare>>.
Il Senatore Giuseppe Lumia, membro della Commissione Parlamentare antimafia, ha lanciato un appello: <<l’antimafia deve farsi progetto, bisogna evitare le divisioni e passare dall’antimafia del giorno dopo a quella del giorno prima>>. <<Il nostro paese – ha concluso il Senatore Lumia – deve mettere al centro dell’agenda politica la lotta alla mafia, soprattutto in questo momento di crisi economica>>.
Le conclusioni degli interventi sono state affidate alla figlia del coraggioso Avvocato Serafino Famà, Flavia Famà, che ringraziando i presenti ha auspicato che <<dopo iniziative importanti come queste vi siano fatti concreti>>. E appellandosi alle Istituzioni presenti ha chiesto un impegno concreto per una legge sulla corruzione: <<in Italia abbiamo ottime leggi antimafia, nate da momenti tragici come l’uccisione di Pio La Torre, ma bisogna colpire le connivenze mafiose anche e soprattutto attraverso una legge anticorruzione, che si rende oggi necessaria e urgente>>. Sull’esempio di suo padre: <<era una persona normale e a me piace ricordarlo come un bravo Avvocato e un papà straordinario. Una persona semplice e sempre con il sorriso sulle labbra>>.
A conclusione un lunghissimo applauso dei presenti ha accompagnato Flavia Famà e Rosanna Scopelliti nella deposizione di un mazzo di fiori proprio sotto la targa “Largo vittime delle mafie” di Villa Paganini.

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