{mosgoogle} MAFIA: AMMAZZATECI TUTTI, CLASS ACTION UTENTI FACEBOOK CONTRO GRUPPI FAN RIINA
REGGIO CALABRIA – ''Una Class Action internazionale degli utenti di Facebook contro tutte le mafie''. A lanciarla e' Aldo Pecora, giovane leader del movimento antimafia ''Ammazzateci Tutti'', nato a Locri dopo l'omicidio Fortugno. L'idea, formalizzata da Pecora in una lettera aperta gia' trasmessa al giovane coetaneo Mark Zuckerberg, ideatore del famoso social network ''Facebook'', segue alla polemica sollevata sulla presenza di gruppi a sostegno di Toto' Riina e altri boss mafiosi all'interno del social network.
''Sappiamo che Facebook e' stato (ed e') molto utile al nostro lavoro' grazie alla sua diffusione e, soprattutto, per la sua facilita' d'uso per le giovani generazioni – si legge nell'appello (scritto in inglese ed in italiano) – e questo – continuano i giovani attivisti antimafia – lo sanno anche i nostri nemici''. Tra le richieste avanzate al fondatore ed ai gestori di Facebook, quella di formalizzare nel Regolamento del social network il divieto di propaganda mafiosa.
REGGIO CALABRIA – ''Una Class Action internazionale degli utenti di Facebook contro tutte le mafie''. A lanciarla e' Aldo Pecora, giovane leader del movimento antimafia ''Ammazzateci Tutti'', nato a Locri dopo l'omicidio Fortugno. L'idea, formalizzata da Pecora in una lettera aperta gia' trasmessa al giovane coetaneo Mark Zuckerberg, ideatore del famoso social network ''Facebook'', segue alla polemica sollevata sulla presenza di gruppi a sostegno di Toto' Riina e altri boss mafiosi all'interno del social network.
''Sappiamo che Facebook e' stato (ed e') molto utile al nostro lavoro' grazie alla sua diffusione e, soprattutto, per la sua facilita' d'uso per le giovani generazioni – si legge nell'appello (scritto in inglese ed in italiano) – e questo – continuano i giovani attivisti antimafia – lo sanno anche i nostri nemici''. Tra le richieste avanzate al fondatore ed ai gestori di Facebook, quella di formalizzare nel Regolamento del social network il divieto di propaganda mafiosa.
MAFIA: AMMAZZATECI TUTTI, MIGLIAIA ADESIONI APPELLO FACEBOOK
REGGIO CALABRIA – Sono migliaia le adesioni giunte su Facebook all'appello rivolto dal leader del movimento 'Ammazzateci Tuttì, Aldo Pecora, ai vertici del social network. A riferirlo è un comunicato del movimento. «Sono più di otto mila, ad oggi – è scritto nel comunicato – i firmatari della 'class action' ed il numero è in costante crescita. In seguito all'appello di Pecora si registra anche la chiusura da parte dello staff di Facebook di diversi gruppi di fan dei boss:'ma non basta – prosegue la nota del movimento antimafia – noi chiediamo che venga espressamente sancito il divieto di propaganda mafiosa nel regolamento di Facebook, così come chiediamo al Parlamento italiano di valutare le forme opportune per configurare legislativamente l'apologia di reato anche per situazioni come questa».
REGGIO CALABRIA – Sono migliaia le adesioni giunte su Facebook all'appello rivolto dal leader del movimento 'Ammazzateci Tuttì, Aldo Pecora, ai vertici del social network. A riferirlo è un comunicato del movimento. «Sono più di otto mila, ad oggi – è scritto nel comunicato – i firmatari della 'class action' ed il numero è in costante crescita. In seguito all'appello di Pecora si registra anche la chiusura da parte dello staff di Facebook di diversi gruppi di fan dei boss:'ma non basta – prosegue la nota del movimento antimafia – noi chiediamo che venga espressamente sancito il divieto di propaganda mafiosa nel regolamento di Facebook, così come chiediamo al Parlamento italiano di valutare le forme opportune per configurare legislativamente l'apologia di reato anche per situazioni come questa».
MAFIA: D'ALIA, SU FACEBOOK ANCHE GRUPPI PRO-BR E PEDOFILI?
ROMA – La scoperta di gruppi inneggianti alle Brigate Rosse, che seguono quelli su Riina, Provenzano e Cutolo, sono il segnale che 'Facebook' sta diventando un immondezzaio virtuale: invece di scoraggiare lo spirito emulativo chiudendo i gruppi che offendono la memoria delle vittime, i gestori del 'social network' preferiscono lasciar correre ogni nefandezza, in nome di una finta libertà di espressione. A quando un gruppo pro-pedofili?» È quanto afferma, in una nota, il Presidente dei senatori dell'Udc, Gianpiero D'Alia. «Stiano tranquilli i ragazzi di 'Ammazzateci tuttì – conclude D'Alia – porteremo la nostra battaglia in Parlamento, sperando nel contributo costruttivo delle altre forze politiche per ripulire la rete da queste vergognose realtà»
ROMA – La scoperta di gruppi inneggianti alle Brigate Rosse, che seguono quelli su Riina, Provenzano e Cutolo, sono il segnale che 'Facebook' sta diventando un immondezzaio virtuale: invece di scoraggiare lo spirito emulativo chiudendo i gruppi che offendono la memoria delle vittime, i gestori del 'social network' preferiscono lasciar correre ogni nefandezza, in nome di una finta libertà di espressione. A quando un gruppo pro-pedofili?» È quanto afferma, in una nota, il Presidente dei senatori dell'Udc, Gianpiero D'Alia. «Stiano tranquilli i ragazzi di 'Ammazzateci tuttì – conclude D'Alia – porteremo la nostra battaglia in Parlamento, sperando nel contributo costruttivo delle altre forze politiche per ripulire la rete da queste vergognose realtà»