{mosgoogle}REGGIO CALABRIA – Ammonta a circa 150 milioni di euro il valore dei beni mobili ed immobili sequestrati a componenti e prestanome delle «famiglie» mafiose di San Luca, i Pelle-Vottari ed i Nirta-Strangio, coinvolti nella faida culminata nella strage di ferragosto dello scorso anno a Duisburg. L'operazione, coordinata dai pubblici misteri Salvatore Boemi, Nicola Gratteri, Alessandra Fimiani e Federico Perrone Capano, ha impegnato i reparti territoriali dei carabinieri e del Raggruppamento operativo speciale. Nel corso di una conferenza stampa tenutasi nei locali del comando provinciale, durante cui non erano presenti i magistrati della Procura titolari dell'inchiesta, il vice comandante nazionale del Ros, col. Mario Parente ed il comandante provinciale, col. Salvatore Alestra, hanno spiegato alcuni particolari dell'operazione eseguita la scorsa notte con la notifica dell'ordinanza di sequestro ai destinatari del provvedimento. «Si tratta in buona parte – ha detto Mario Parente – di beni immobili edificati abusivamente e non solo nel territorio comunale di San Luca, ma anche in territori comunali contigui. Immobili – ha sottolineato il vicecomandante del Ros – realizzati su terreni di proprietà di enti come l'Enel e del comune di San Luca». Nel mirino degli i investigatori, inoltre, sono anche finite aziende agricole, titoli azionari e polizze assicurative, sottoscritti i n Germani ed all'estero. «Un vero proprio tesoro – afferma uno degli investigatori – realizzato con i traffici di sostanze stupefacenti, tangenti, speculazioni di ogni tipo frutto di almeno 30 anni di vicende criminali di cui sono protagonisti i due gruppi familiari indagati». (ANSA)