{mosgoogle}ROMA – La sezione disciplinare del Csm si pronuncerà non prima dell'11 gennaio sulla richiesta di trasferimento d'ufficio avanzata dal ministro della Giustizia Clemente Mastella nei confronti del pm di Catanzaro Luigi De Magistris. Lo ha deciso stamani la stessa Sezione disciplinare al termine di una camera di consiglio.
Il Consiglio superiore della magistratura ha stabilito anche l'unificazione di questo procedimento con quello disciplinare avviato dalla Procura generale della Cassazione, relativo alla conduzione delle inchieste Why not, Poseidone e Toghe lucane.
La prossima udienza è stata fissata per l'11 gennaio, altre due il 12 e 14 gennaio.
La sezione disciplinare del Csm era chiamata oggi a pronunciarsi sulla "misura cautelare", cioè la richiesta di trasferimento d'ufficio in via d'urgenza nei confronti di De Magistris.
A De Magistris viene contestato fra l'altro di aver acquisito e utilizzato i tabulati delle conversazioni telefoniche di un'utenza intestata a Mastella nell'ambito dell'inchiesta "Why Not", senza aver chiesto l'autorizzazione preventiva al Senato.
Il fascicolo "Why Not", che ruota intorno all'esistenza di una presunta lobby politico-affaristica e sul presunto uso illecito del finanziamento pubblico ai partiti, era stato già tolto a De Magistris a fine ottobre, dopo che era circolata la notizia che lo steso Mastella era iscritto nel registro degli indagati. (Reuters)
Il Consiglio superiore della magistratura ha stabilito anche l'unificazione di questo procedimento con quello disciplinare avviato dalla Procura generale della Cassazione, relativo alla conduzione delle inchieste Why not, Poseidone e Toghe lucane.
La prossima udienza è stata fissata per l'11 gennaio, altre due il 12 e 14 gennaio.
La sezione disciplinare del Csm era chiamata oggi a pronunciarsi sulla "misura cautelare", cioè la richiesta di trasferimento d'ufficio in via d'urgenza nei confronti di De Magistris.
A De Magistris viene contestato fra l'altro di aver acquisito e utilizzato i tabulati delle conversazioni telefoniche di un'utenza intestata a Mastella nell'ambito dell'inchiesta "Why Not", senza aver chiesto l'autorizzazione preventiva al Senato.
Il fascicolo "Why Not", che ruota intorno all'esistenza di una presunta lobby politico-affaristica e sul presunto uso illecito del finanziamento pubblico ai partiti, era stato già tolto a De Magistris a fine ottobre, dopo che era circolata la notizia che lo steso Mastella era iscritto nel registro degli indagati. (Reuters)