{mosgoogle}È durata meno di 24 ore la latitanza di Francesco Santapaola, 46 anni, cugino del boss Benedetto Sanpaola dell'omonima famiglia di Cosa Nostra. Francesco, sfuggito alla retata che ha portato in carcere 32 persone ieri, è stato arrestato dalla Dia e dalla Squadra Mobile di Catania con un giorno di ritardo. Soprannonimato negli ambienti criminali «Sciampagnetta» per il suo carattere esuberante, è il fratello di Angelo Santapaola, "reggente" del gruppo del quartiere di San Cristoforo, trovato carbonizzato in un casolare nelle campagne di Ramacca, assieme al guardaspalle, Nicola Sedici, il 30 settembre scorso. Angelo, ucciso probabilmente per un regolamento di conti interno al clan, utilizzava il fratello Francesco come braccio destro nella gestione di estorsioni e traffico di droga. Francesco era riuscito a sfuggire ieri alla serie di arresti dell'operazione "Arcangelo" della Procura della Repubblica di Catania. L'uomo è stato trovato nell'abitazione di una donna, la cui posizione è al vaglio della magistratura, in via Belfiore, nel rione San Cristoforo. L'operazione "Arcangelo" è stata pilotata contro gli affiliati del clan accusati di imporre «il pizzo» a commercianti imprenditori, in genere pari al 2% dell'appalto, e di gestire un vasto traffico di cocaina tra Napoli e la Sicilia. La Dia ha anche arrestato un altro degli indagati sfuggiti al blitz di ieri. Si tratta di Luca Valerio Conti, 30 anni, catturato in mattinata in Lombardia, a Bergamo.