MAFIA: FIGLIA GIUDICE SCOPELLITI E PECORA OGGI A GENOVA CON DON CIOTTI.
{mosgoogle}GENOVA, 17/03/2012 – "Vittime della mafia siamo certamente le famiglie, che paghiamo il prezzo più caro, ma spero che prima o poi anche lo Stato assuma la giusta consapevolezza e inizi a considerarsi vittima, perseguendo mafiosi e corrotti con determinazione e non solo a parole". A dichiararlo è Rosanna Scopelliti, figlia del giudice calabrese Antonino Scopelliti, ucciso da cosa nostra e 'ndrangheta il 9 agosto '91.
Rosanna Scopelliti, presente a Genova per la XVII Giornata nazionale della memoria e dell'impegno contro tutte le mafie promossa dall'Associazione 'Libera' di don Luigi Ciotti, guiderà oggi a la delegazione di 'Ammazzateci Tutti', il movimento di giovani nato in Calabria dopo il delitto Fortugno. Insieme a loro per la prima volta dopo le recenti gravi minacce subite da parte della 'ndrangheta anche il giovane leader di 'Ammazzateci Tutti' Aldo Pecora.
"Non potrò rientrare in Calabria per un po' – afferma Pecora – ma oggi volevo essere qui con i miei ragazzi e con l'infaticabile don Luigi Ciotti, che con coraggio e tanta forza di volontà ha abbattuto a mani nude il muro d'omertà quando in Italia non era certo facile parlare di contrasto civile alle mafie".
Rosanna Scopelliti, presente a Genova per la XVII Giornata nazionale della memoria e dell'impegno contro tutte le mafie promossa dall'Associazione 'Libera' di don Luigi Ciotti, guiderà oggi a la delegazione di 'Ammazzateci Tutti', il movimento di giovani nato in Calabria dopo il delitto Fortugno. Insieme a loro per la prima volta dopo le recenti gravi minacce subite da parte della 'ndrangheta anche il giovane leader di 'Ammazzateci Tutti' Aldo Pecora.
"Non potrò rientrare in Calabria per un po' – afferma Pecora – ma oggi volevo essere qui con i miei ragazzi e con l'infaticabile don Luigi Ciotti, che con coraggio e tanta forza di volontà ha abbattuto a mani nude il muro d'omertà quando in Italia non era certo facile parlare di contrasto civile alle mafie".