TAURIANOVA (REGGIO CALABRIA) – Una vendetta trasversale nei confronti del padre. Pur non escludendo alcuna ipotesi, sembra essere questa la prima pista che gli investigatori intendono seguire per dare un nome all'assassino di Pasquale Maria Inzitari, di 18 anni, figlio di Pasquale, ex politico dell'Udc, sospeso dal partito dopo essere stato arrestato nel maggio del 2008 e poi condannato, nel settembre scorso, a oltre 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.
Sulla matrice mafiosa del delitto, avvenuto a Taurianova, gli investigatori sembrano avere ben pochi dubbi. L'arma utilizzata, una pistola calibro 9, e le modalità dell'agguato (il diciottenne è stato atteso all'esterno di una pizzeria e appena sceso dalla sua auto è stato centrato a numerosi colpi), infatti, sono interpretati come chiari indicatori di un delitto di 'ndrangheta.
Ma chi e' perché ha voluto colpire in maniera così drammatica Pasquale Inzitari a pochi mesi dalla condanna? Su questo gli investigatori non si sbilanciano. Ancora, fa rilevare uno di loro, è troppo presto. Dal delitto, infatti, sono passate solo poche ore e l'attenzione è concentrata, in questa prima fase, ad ottenere una ricostruzione quanto più fedele possibile di quanto è accaduto, sperando che i rilievi scientifici sul luogo del delitto possano dare indicazioni per risalire all'autore.