Laganà voleva una delega in Giunta per Crea, mentre il Governatore Loiero pensava al nuovo rimpasto.
Quell’assessorato non arriverà mai, come l’incarico in Giunta richiesto al presidente della Provincia di Reggio Giuseppe Morabito che, dopo la proclamazione, opta per una Giunta di soli esterni andando a pescare il primo dei non eletti nella lista 2 “La Margherita per Rutelli”, creatura dell’attuale assessore regionale al Bilancio.
Un piccolo “smacco” visto che le urne promuovono “Democrazia e Libertà” con oltre 1.750 voti raccolti, due seggi conquistati (Attilio Tucci e Felice Valenti) e 4 mila e 500 preferenze in più rispetto alla lista premiata da Morabito.
Un’ affermazione raggiunta soprattutto al di fuori dei confini del capoluogo, che rappresenta una buona dote da portare sui tavoli delle interpartitiche dell’Unione, dove Fabio Laganà e Mimmo Crea siedono l’uno a fianco all’altro. è il momento più difficile per i dielle in riva allo Stretto, dilaniati da na devastante frammentazione interna.
Basti pensare alla necessità di correre alle amministrative di due anni fa, con due liste distinte e separate. Da una parte la “Democrazia e Libertà” di Crea, Laganà e dell’ allora segretario Giuseppe Sera, dall’ altra “La Margherita per Rutelli” di Demetrio Naccari che, nel frattempo, diserta ogni riunione del Direttivo provinciale del partito.
Veleni, tregue armate, rappresaglie di un tutti contro tutti che si risolve mesi dopo con il congresso che favorisce il fronte rutelliano.
C’è da dire che, all’indomani del voto delle Amministrative, è Mimmo Crea a rimproverare Demetrio Naccari «Saremmo potuti essere il primo partito in assoluto. Ma chi è andato da solo ha sbagliato e deve riconoscere l’errore fatto. Oggi conteremmo 4 o 5 consiglieri. Ma è giusto andare avanti».
(da "Il Quotidiano della Calabria")