Reggio Calabria, 16 settembre 2016 – “Nel giorno della morte del presidente Carlo Azeglio Ciampi, unendoci all’unanime cordoglio di tutti gli italiani, voglio ricordare il giorno di circa 10 anni addietro in cui venne in Calabria per omaggiare la salma del vice presidente del Consiglio Regionale della Calabria Franco Fortugno, assassinato dalla ‘ndrangheta. Dopo aver incontrato i familiari del defunto, si è rivolto pubblicamente con parole accorate a tutti i calabresi, ed in particolare a noi giovani che eravamo scesi in piazza sfidando la mafia con lo striscione ‘E adesso ammazzateci tutti’. Rimane indelebile nei nostri cuori la sua esortazione: «Bisogna reagire con fermezza. Fermezza! Calabresi, reagite! L’Italia è con voi». E noi giovani calabresi abbiamo colto immediatamente l’importanza di quella esortazione, ed abbiamo organizzato la nostra resistenza alla mafia senza paura, sapendo di avere alle nostre spalle tutti gli italiani onesti, e primo fra tutti il presidente della Repubblica. Senza quella reazione, che ha salvato l’onore dei calabresi onesti suscitando ammirazione in tutto il mondo, forse oggi avremmo una Calabria peggiore di allora”. E’ quanto ha scritto in una nota il giornalista e scrittore Aldo Pecora, fondatore e presidente del movimento “Ammazzateci tutti”.
Aldo Pecora: ‘Dopo l’omicidio Fortugno il presidente Ciampi ci diede coraggio e speranza’
La dichiarazione del presidente di ‘Ammazzateci tutti’