Gueli, in particolare, si è soffermato sulla perdurante "vacanza del posto di procuratore della Repubblica di Reggio Calabria" e sulla "cronica carenza di magistrati demandati alle funzioni di gip e di gup''. Ma il presidente della Corte d'appello non ha dimenticato, così come ha fatto il procuratore generale Marletta, che in questo distretto giudiziario mancano impiegati, direttivi, semidirettivi e soprattutto amministrativi. La carenza di fondi, poi, è un'altra delle piaghe nel Tribunale reggino.
Tutto ciò in uffici di frontiera, alle prese con la lotta alla 'ndrangheta, che prospera sempre di più: "L'infiltrazione dei sodalizi criminosi grava pesantemente sui settori economici, infiltra le strutture politico-amministrative alterando gravemente la regolarità delle gare di appalto e servizi pubblici". Nella relazione viene anche riconfermata la struttura organizzativa della 'ndrangheta, "basata sulla famiglia di sangue che costituisce il nucleo delle singole cosche", che l'ha tenuta al riparo dai collaboratori di giustizia. Una 'ndrangheta "corruttrice, invasiva, sopraffattrice, sempre più potente, il cui controllo su tutto ciò che, pubblico o privato, è in grado riprodurre profitti è sempre più totalizzante". (APCOM)