LIVORNO, 23 dic – L’uomo ricercato da tutti gli uffici di polizia del centro e nord Italia, incurante delle pendenze con la giustizia, stava trascorrendo alcuni giorni di vacanza in Valle d’Aosta, dove però è stato rintracciato grazie alla collaborazione tra la squadra mobile di Livorno e la questura di Aosta. Per garantirsi la fuga, il latitante si era procurato documenti falsi con i quali celava la sua vera identità.
In un albergo ad Aosta, l’uomo si era addirittura spacciato per un magistrato; ma la sua copertura, dopo settimane di indagini, è stata scoperta dalla squadra mobile di Livorno che ha segnalato alle questure alcuni dei nomi e dei documenti con i quali l’uomo tentava di sfuggire alle maglie della giustizia. L’uomo era ricercato perché doveva espiare una condanna definitiva a 12 mesi e perché destinatario di una misura di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Livorno, per inosservanza delle prescrizioni della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.
L’uomo, personaggio di spicco della criminalità, è, infatti, legato da rapporti di parentela con la famiglia della ‘ndrangheta calabrese, sotto l’egida della quale e beneficiando dell’intimidazione che discende dalla vicinanza all’organizzazione criminale, si è costruito in provincia la fama di criminale intoccabile. L’uomo è pluripregiudicato per i reati di: rapina, estorsione, traffico di armi e di stupefacenti nonché di sequestro di persona e truffa. Negli ultimi tempi della sua latitanza ha usato false identità appartenenti a persone di alto profilo professionale. Una di queste appartiene a un noto medico di Milano che lavora presso un’importante struttura sanitaria nella città della Madonnina.
La falsa identità, è stata utilizzata a fine novembre presso un albergo di Massarosa dove era giunto a bordo di un’auto con il contrassegno dell’ordine dei medici. L’auto di cui si era appropriato indebitamente dal giugno scorso, è di proprietà di una società di noleggio. Al momento dell’arresto non ha opposto nessuna resistenza ed è stato accompagnato presso la casa circondariale Brissogne.
(Adnkronos)