ROMA, 20 dic – Accusati di aver tentato di estorcere ad un costruttore romano, prospettandogli un intervento della camorra, una somma maggiorata di un milione di euro rispetto a quella rivendicata in un contenzioso civile, sono stati arrestati dai carabinieri del Nucleo investigativo di Roma.
Sono tutti residenti nei pressi di Caserta: si tratta di Federico Laugeni, 51 anni, Luigi Ceci, 44, entrambi imprenditori, e Gennaro Pisano, barista di 39 anni. Ad avere legami con il costruttore romano (lavori in subappalto), era Laugeni. La tentata estorsione, secondo quanto accertato dai carabinieri e dal pm Marcello Monteleone, e’ scaturita da una vertenza promossa da Laugeni con la richiesta di 850 mila euro.
Nelle more del procedimento, secondo l’accusa, al costruttore è stato detto dai tre, con atteggiamenti intimidatori, che il credito vantato era stato ceduto ad un clan camorrista dell’hinterland napoletano e che la vertenza andava chiusa con una transazione da 1 milione e 850 mila euro, pena il ricorso a manovali del crimine senza scrupoli.
(ANSA)