Alfano: “le forze di polizia mandino alla Dia gli uomini migliori”

Il ministro dell’Interno è intervenuto questa mattina a Roma alla presentazione del bilancio dei risultati della Direzione Investigativa Antimafia

ROMA, 19 dic. – La lotta alla mafia e alle organizzazioni criminali è una priorità del governo. Lo ha ribadito il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, intervenendo a Roma alla presentazione del bilancio dei risultati operativi conseguiti dalla Dia nel 2014.

”Le forze di polizia -ha detto Alfano- mandino alla Dia i propri uomini migliori”, per proseguire un’azione di contrasto alla criminalità ”condotta in modo unitario ed efficace”. Il titolare del Viminale ha sottolineato come l’intuizione di costituire la direzione investigativa antimafia, una realtà ormai ventennale nella lotta alla mafia ”si è rivelata fondata. I numeri parlano chiaro -ha rimarcato Alfano- e i risultati non vengono a caso ma sono frutto di una lucida strategia di contrasto alle organizzazioni criminali, che si fonda su tre assi portanti: la forza delle leggi, l’operatività sul territorio e la cooperazione internazionale”.

”La strategia di contrasto -ha proseguito il ministro dell’Interno- è netta: arresto dei latitanti, carcere duro, confisca dei beni. Ora la sfida che abbiamo davanti è quella di una ridistribuzione rapida alla collettività dei patrimoni illeciti sequestrati e confiscati alla criminalità. Molti boss sono in galera e al carcere duro, cattureremo anche gli altri latitanti e non avremo tregua nella caccia al superlatitante Matteo Messina Denaro” finchè non venga assicurato alla giustizia”.

Sul territorio, ha quindi indicato Alfano, ”l’azione dello Stato deve impedire la riorganizzazione delle cosche, sempre più camaleontiche nelle loro strategie criminali, e occorre impedire l’infiltrazione mafiosa negli appalti, piccole o grandi opere. Da questo punto di vista -ha rivendicato Alfano- le interdittive antimafia hanno creato un modello di buone pratiche che si può estendere anche ad altri ambiti. Si può ampliare il ruolo e l’azione della Direzione investigativa antimafia”.

(AdnKronos)

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