"Il giudice e' quindi solo, solo con le menzogne cui ha creduto, le verita' che gli sono sfuggite, solo con la fede cui si e' spesso aggrappato come naufrago, solo col pianto un innocente e con la perfidia e la protervia dei malvagi. Ma il buon giudice, nella sua solitudine, deve essere libero, onesto e coraggioso"Antonino Scopelliti
Pubblichiamo lo speciale dell’Adnkronos che ripercorre i momenti drammatici del 23 dicembre 1984 ed il successivo iter giudiziario tra mafia e terrorismo